Rubina (Calle) a S. Alvise. La famiglia Rubini venne da Bergamo, e prima mercanteggiò in seta, e poscia in sapone. Appartenne alle cittadinesche fino al 1646, nel qual anno G. Battista Rubini, figlio di Camillo e d’Orsola Rimondo, fu ammesso al patriziato. Dice il Ziliolo ch’egli possedeva molte ricchezze, e che aveva nobile abitazione presso S. Alvise. Probabilmente il Ziliolo parla del palazzo che tuttora si scorge presso la Calle Rubina, ove, per testimonianza dell’estimo del 1661, abitò pure Donà Rubin, figlio di Camillo. Un nipote di Donà, per nome G. Battista, dopo essere stato governatore di Spoleto, Frosinone, Viterbo e Macerata, fu eletto nel 1684 vescovo di Vicenza, e nel 1690 cardinale. I Rubini si estinsero nel 1756 in un Antonio q. Camillo, nipote del cardinale Alessandro.
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Nella vicinanza
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- Capitello (Calle del) a S. Alvise
- Cenere (Calle) a S. Alvise, presso la Fondamenta della Sensa
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