S. Cosmo (Campazzo, Campo, Ponte) alla Giudecca. Marina Celsi, monaca Benedettina, già abadessa in S. Maffio di Murano, ed in Santa Eufemia di Mazzorbo, involatasi alla corruttela di quei conventi, cominciò a fondare alla Giudecca nel 1481 una chiesa dedicata ai SS. Cosma e Damiano, ed un nuovo convento di monache Benedettine Osservanti, che furono compiuti nel 1492. Nel 1519 la pia donna fu mandata a riformare il monastero di S. Secondo. Nel 1523, restituitasi alle sue compagne, morì. La chiesa da lei fondata ebbe consecrazione dopo la sua morte nel 1583 per mano di Giulio Superchio, vescovo di Caorle. Attualmente ambidue gli edificii servono ad uso profano.
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Nella vicinanza
- Accademia (Calle della) alla Giudecca
- Mortorio (Sottoportico, Calle, Campiello del) alla Giudecca
- S. Eufemia (Parrocchia, Fondamenta, Campiello, Ponte, Rio di) alla Giudecca
- Rotonda (Fondamenta, Rio, Fondamenta a fianco della) alla Giudecca
- Vecchia (Calle, Sottoportico e Calle della) alla Giudecca, presso le Convertite
- Grande (Corte, Ramo Corte, Corte Seconda, Ramo Corte Seconda) alla Giudecca
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